Amore, che alla paura sorridi
Amore, che alla paura sorridi
perché ti bastano i contorni
di una finestra per vedermi arrivare,
e della mia bocca,
per avvolgere e poi curare
come il rosa delle ore tarde
tra le nostre due case.
Amore, che alla paura sorridi
e a questi rami fitti
allungati sul davanzale,
a questi scorci
di salite e di mattoni duri,
ancora passano i minuti
proprio come dicevi:
vanno sempre lievi e intatti,
in entrambe le direzioni.
***
Fate piano perché sta dormendo
Fate piano perché sta dormendo,
nemmeno il vento batta le persiane
né bocca pronunci respirando
il suono affascinante del suo nome.
Fate piano perché sta dormendo
il lungo sonno delle sedie vuote,
gli spazi larghi vanno dissolvendo
dentro un lume ad olio alla parete.
Verremo al giorno di questo mondo
nostro che ci è rimasto incustodito,
al rigore, quasi nudo, del tramonto.
Verremo a urlare che è guarito
il senso estremo di questo sentire
la vita nostra un albero fiorito.
***
Resi
Dimmi cos’ho rubato e lo restituisco
il filo della lama è più vicino
del letto disfatto dove ho lasciato
il corpo appena fatto scuro.
Finiscono le paludi dove entra la civiltà,
le persone perbene e le macchinette
dei bimbi sul lungomare a mezzogiorno.
A loro non do nulla, i venditori hanno sonno
e parlano di una capra da comprare
coi soldi delle borse finto-pelle.
Ragione ne abbiamo da spartire,
un tozzo per uno che c’intoppa la gola
feriti dal prezzemolo tra i denti
e dalla voglia di grattare l’argentato
farabutto delle schede gratta&vinci.
Dimmi cosa ti ho rubato, la maglietta
della salute, la salvietta col limone,
il sorbetto a fine pasto
del pesce che non mangio.
La mia casa è già bellissima
alle quattro pomeridiane
il sole cala a gran falcate tra la case
in costruzione, la notte tarda sulle salite.
Dimmi cosa t’ho rubato, faccio prima
ad inventarlo, ora lo invento e te lo rendo,
ecco, hai visto che è tornato?
***
Variazione sul tema
La buccia mangiata con il succo, la medicina
nel cucchiaio, la colla vegetale delle buste
sono amare.
La fila delle auto col motore
acceso, la nuvola di fumo bianco-grigio,
la vita di paese sono amare.
La notte dormita con un occhio, la mano
che si posa sullo zigomo,
la porta di casa che si apre
sono amare.